La Città del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Se la Creatività può essere quantificata, probabilmente questo può essere fatto tramite la misura delle Nuove combinazioni di esperienze (nell’ampia accezione del termine, di fatti, luoghi, tecnologie, persone, ecc…) in relazione al grado di Utilità che queste sanno offrire.

Tradotto nella disciplina della governance territoriale vuol dire innanzitutto partire dal territorio, nei suoi valori naturalistici, paesaggistici e culturali e nel suo sistema economico. La rilettura e interpretazione del sistema territorio per generare una nuova combinazione, ove genera un utile sociale, può dirsi veramente creativa. Il progetto si propone di irradiare un flusso rigeneratore, fatto di componenti materiali e immateriali esistenti o nuove, in grado di rivitalizzare le reti del territorio traendo beneficio e restituendo nuovo senso, respiro e significati ai nodi urbani, agli ambienti e alle tradizioni del Parco.

La sfida della sostenibilità per il Parco è un atto di responsabilità che deve innanzitutto sostanziare i prestigiosi riconoscimenti ottenuti nel passato recente, capitalizzare le valide risorse culturali e organizzative presenti localmente e intraprendere un percorso per sua natura dinamico e adattativo.

Il riconoscimento di un paradigma di riferimento e la capacità di declinarlo alle varie scale è presupposto per il successo, passando attraverso azioni concrete pilota (innovative o dimostrative) capaci di innescare idee locali e cambiamenti creativi.